Entro il 2013 è previsto l’inizio dei lavori, con conclusione nel 2016. Il progetto è stato presentato a Renato Balduzzi e Francesco Profumo, rispettivamente ministro alla salute e alla ricerca. Il Centro coprirà un’area di oltre 30.000 mq e sarà realizzato su 16 ettari di territorio donato dalla Regione Sicilia.
Al progetto partecipano molte imprese internazionali e italiane che hanno vinto il bando pubblicato durante il 2011. Risparmio energetico e impatto ambientale minimo, materiali scelti nel massimo rispetto della natura: sono solo alcune delle prerogative di base per la realizzazione della futura struttura.
Le aree di ricerca che verranno sviluppate sono numerose: imaging molecolare e neuroscienze, ricerca di nuovi farmaci, sviluppo di vaccini, sviluppo di dispositivi biomedici, medicina rigenerativa e ingegneria dei tessuti, biologia strutturale e computazionale.
Gli effetti sull’economia siciliana saranno significativi. Palermo sarà meta non solo dei più importanti ricercatori del nostro Paese, ma anche di medici qualificati e scienziati italiani e stranieri. Per la realizzazione del progetto, sono previste circa 1200 assunzioni.
Le potenzialità del centro sono enormi: opportunità concrete agli studiosi e ricercatori italiani, nuove prospettive di ricerca sul fronte delle terapie sperimentali, per non parlare poi dello sviluppo delle nuove tecniche di medicina rigenerativa, così innovative da rendere obsoleti i trapianti d’organo. Il nuovo Centro sorgerà a Carini in provincia di Palermo. Finalmente qualcosa di concreto per evitare la fuga di cervelli in Italia.